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In ambito visivo un ruolo primario è svolto dalla refrazione oculare, è per essa che la maggior parte dei pazienti si rivolge ad uno specialista. Non da meno però sono importanti il ruolo dell'accomodazione e della visione binoculare.

Difatti spesso sono problemi della visione binoculare e/o della relazione tra accomodazione e convergenza a creare problemi più o meno severi.
Per una corretta diagnosi di tali problematiche è essenziale una corretta metodica d'esame e della strumentazione adeguata.
Per ottenere dei risultati ottimali e diagnosticare le più fini alterazioni binoculari è essenziale esaminare la visione binoculare nel contesto più naturale possibile.
Tra le variabili più importanti da misurare della visione binoculare vi è sicuramente lo stato eteroforico.
Esso può essere esaminato tramite diverse modalità, che possono essere raggruppate in 4 categorie:

  • Cover test con prismi
  • Metodi dissociativi con cilindro di maddox
  • Metodi dissociativi con prismi
  • Metodi dissociativi polarizzati

Tramite prismi è invece possibile misurare facilmente l'eteroforia utilizzando come dissociatore appunto un prisma verticale di potere superiore alle capacità fusionali verticali in modo da rompere la fusione e manifestare la condizione eteroforica. A questo punto è possibile misurare il valore forico tramite due metodologie:

  • Riportando, tramite prismi, l'allineamento delle mire e valutare il grado di eteroforia tramite il potere e l'orientamento del prisma.
  • Misurando lo spostamento orizzontale delle due mire

Le due tecniche, entrambe valide, risultano differenti clinicamente in quanto richiedono mire, tempi, strumenti ed un'esecuzione differente. Per la prima saranno necessari prismi di diverso potere per riportare l'allineamento, mentre per la seconda tecnica sarà necessaria solo una particolare mira che riporta la scala dei valori eteroforici in relazione alla distanza di test.
Ed è appunto su questa ultima tecnica che si basa la Facchin Foria Card, un sistema semplice, veloce e immediato per misurare l'eteroforia.

Difatti lo strumento si compone solamente di una mira e di un prisma. Ovviamente per misurare le diverse eteroforie, fanno parte dello strumento tre tavole per misurare rispettivamente:

  • Foria orizzontale lontano
  • Foria verticale lontano
  • Foria orizzontale vicino

Questi strumenti sono stati tarati per le distanze di 3m e 40cm. Nella tavola per la misurazione della foria da vicino è stato inserito un cordino per rispettare correttamente la distanza di 40 cm. Nulla vieta però di utilizzare le tavole ad altre distanze e di determinare tramite dei calcoli il valore relativo ad una distanza diversa da quella di utilizzo.
Le richieste al paziente sono minime e possono essere riassunte nella seguente frase (foria orizzontale):
"Adesso dovrebbe vedere la mira sdoppiarsi, la freccia della riga in alto indica un numero su quella in basso, quale? di che colore?" (vedi figura)

Facchin Foria Card

Facchin Foria CardMentre l'esaminatore dovrà solamente assicurarsi di anteporre il prisma di 6Δ davanti ad un occhio e mantenerlo perfettamente allineato verticalmente.
Il valore riportato dal soggetto ci indicherà l'ampiezza dell'eteroforia e il colore la direzione. Se anteponiamo il prisma a base alta davanti all'Occhio Destro, l'azzurro rappresenterà l'exoforia mentre il rosa l'esoforia.
Questi due colori sono percepibili anche da chi ha leggere alterazioni della percezione dei colori.
E' inoltre possibile trarre ulteriori informazioni chiedendo al paziente se la mira si muove e in che direzione.
La valutazione è realizzabile anche indossando l'occhiale di prova o al forottero ed è possibile effettuare valutazioni particolari usando ad esempio flipper sferici per valutare il rapporto AC/A oppure utilizzare il test nelle diverse posizioni di sguardo muovendo la testa oppure la mira.
Tutti queste caratteristiche rendono la Facchin Foria Card un facile e flessibile strumento per la misurazione delle eteroforie.